venerdì 22 novembre 2013

Voglio dirti.. di Antonio Belsito




E' bello dirti tutto ciò che si può dire. 
Ci si può ascoltare. 

Voglio dirti senza astenermi perché quando ti guardo per dirti sento brulicare in me così tanto che devo sfogare.
Non posso trattenermi. Devo dirti. 

Cosa vuoi che non ti dica?

Che i tuoi occhi sono il mio viaggio in te..che la tua bocca e' il desiderio furibondo di un bacio..che i tuoi seni, così come le tue gambe, sono palpiti delle più tenere carezze perché non riesco a non guardarti senza che il cuore acceleri così tanto da strattonarmi.
Voglio raccontarti dei miei occhi pigri appena sveglio, dell'ansia che mi assale mentre preparo il caffè perché penso al domani, della paura che m'insegue appena la pianta del mio piede tocca la strada, della voglia di stringere tutta la rabbia in un pugno per poi aprirlo e renderne petali.

Voglio dirti.
Non so non dirti.



(Dipinto di Aldo Tomaino - Copyright 2013)

venerdì 15 novembre 2013

Si muore.. di Antonio Belsito



Non sapevo si potesse morire più volte. 
Si, più volte. 
Non si resuscita ma si muore mentre si vive.
Non sapevo si potesse morire, vivendo.
Eppure..si muore.
Si muore perché vogliamo morire..si muore perché ci fanno morire. 
Si muore perché non siamo capiti e non si capisce.
Si muore perché si sprofonda nell'ambiguo . 
Si muore perché non si comprende ciò che è più facile comprendere: siamo uomini, siamo finiti, siamo mortali.
Si muore perché non si accetta di essere fallaci ma si muore anche perché non si è accettati come fallaci.
Si muore perché ci si ritrova soli senza capire perché gli altri sono in compagnia o perché le compagnie non sono sole.
Si muore.
Si muore perché ciò che si è lo si nasconde in casa.
Si muore per timidezza.
Si muore e non si sa di morire mentre si sta morendo.
Si muore perché si pensa di essere cugini, nipoti, zii,nonni,genitori e figli; si muore perché si da troppo per scontato.
Si muore perché si pensa di essere medico, sciacquino o avvocato.
Muore anche il malato.
Si muore perché si crede quando non bisogna credere o non si crede quando bisogna credere. 
Si muore in un bicchiere d'acqua.
Si muore perché la luna non compare o perché una stella cadente non mente.
Si muore in una marea o nella quiete del mare.
Si muore.
Si muore coppia o si muore individui.
Si muore soffocati dai baci o dagli abbracci e si muore anche perché quei baci o quegli abbracci sono ma non ci sono.
Si muore in una stretta di mano.
Si muore perché pensiamo.
Si muore e non ci riconosciamo.
Si muore come passeri sui fili o come aquiloni legati nell'aria.




(In Video:Antonio Belsito,Aldo Tomaino,Domenico D'Agostino e Marco Calimeri - Copyright 2013)

domenica 10 novembre 2013

N O I . . di Antonio Belsito





"Ti ho sfiorato come fossi petalo
mentre la rugiada ravvivava le mie labbra.
Ti ho sentito come fossi foglia 
mentre una folata di vento lambiva i miei battiti.
Celeste, grigio, nero era il nostro sospiro 
mentre il sole diveniva rosso, 
le nuvole si nascondevano 
e la luna con le stelle sorridevano." 


(Copyright 2013)



martedì 5 novembre 2013

Insieme/Verità di Antonio Belsito




"...perché non è quello che noi diamo a noi stessi ma quello che noi diamo agli altri a renderci immortali...quella verità di proporsi per costruire e non per mascherare...quella verità che è ciò che noi possiamo dare agli altri e gli altri possono dare a noi...

Insieme. " 

(Foto: http://instagram.com/antoniobelsito - Copyright 2013)