mercoledì 28 novembre 2012

- ROSA - di Antonio Belsito








Cosa vuoi che sia un colore?
E’ una carezza d’immagini, un soffio di pensieri, un ricordo..
E’ un palpito di fantasia, una sorpresa di magia, un magone di..

Cosa vuoi che sia un colore?
E’ la gioia di un gioco, la rima di una musica,
 la sfumatura di un istante..
E’ un senso, forse anche un verso, una direzione.

Cosa vuoi che sia un colore?
Se fosse rosso, blu o giallo..
..ma anche se fosse nero, grigio o verde.

Cosa vuoi che sia un colore..
E’ la luce di un sorriso, la dolcezza di uno sguardo,
 il palpito di un’anima..
E’ uno/uno di noi/e noi/ siamo/ quell'uno.


- Ti senti? Toccati.. -


Cosa vuoi che sia un colore?

E’ rosa.

E’ un rosa.

E’ un colore.


Cosa vuoi che sia.. un colore..







(Copyright 2013)

giovedì 22 novembre 2012

..che bella sarebbe la “nostra” Italia.. di Antonio Belsito



..contestazioni..semplici contestazioni..cioè manifestazioni di pensieri, riflessioni..d’altronde è la nostra Costituzione a suggellare il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero perché in una democrazia – ove il popolo è (o dovrebbe essere) cardine di governo – manifestare liberamente il proprio pensiero significa “dire  e dirsi” cioè instaurare quel contraddittorio tra persone che è civile confronto per “amministrare”, costruttivamente, la “nostra” Italia.

..contestazioni..semplici contestazioni..come espressione di quella libertà di manifestare che è corollario del diritto di essere, di esistere e di autodeterminarsi, rispettando le regole che disciplinano il civile vivere comune.

..contestazioni..semplici contestazioni..come il dovere dei rappresentanti politici di ascoltare un popolo così come un cittadino poichè, nonostante il “porcellum” abbia rimesso ai partiti la scelta degli eleggibili/candidati, un partito è pur sempre una collettività di persone - all'interno della comunità/Stato -  che deve attenersi alle regole "interne" della nazione e solo, subordinatamente, fissare le proprie.

..contestazioni..semplici contestazioni..come la facoltà di quei partiti ed esponenti di “tapparsi le orecchie, chiudersi gli occhi e tapparsi la bocca” al cospetto di una legittima/civile contestazione di un operato "politico" difforme dall’interesse generale, da quell’idem sentire che è un popolo, nonchè una nazione.

..contestazioni..semplici contestazioni..come il potere/potestà di quei “governanti” di ordinare “barricate” ad altri semplici cittadini, costituenti le forze dell’ordine, affinchè quelle grida disperate non giungano “sotto le loro poltrone o i loro divani”.

..contestazioni..semplici contestazioni..come l’astensione di quei “governanti” che - invece di ascoltare gli altri “se stessi” quali cittadini di pari dignità sociale - pensano bene di ignorare il prossimo, frapponendo caschi/manganelli e  rimettendo al “popolo minuto” una soluzione “coattiva” che è il diritto/potere del “governante” di non dover rispondere se non a se stesso.

..contestazioni..semplici contestazioni..se la risposta al disagio popolare diviene una semplice conferenza stampa veicolata dallo schermo come fosse la soluzione contingente per continuare a non sentire.

..sono contestazioni..sono solo semplici contestazioni..se il popolo grida disperato per quel diritto di manifestare liberamente il proprio essere “manganellato” perché non è quel padre di famiglia o quella madre di famiglia che indossa un casco e una divisa, che porta una pistola e delle manette, che impugna uno scudo e un manganello a dover/poter ascoltare un popolo “costituzionalmente e ragionevolmente inferocito" e non è il popolo “costituzionalmente e ragionevolmente inferocito" a poter/voler respingere quei passi incessanti da ordine pubblico, bensì è proprio quel “rappresentante/governante” a dover, semplicemente, ascoltare per meglio rappresentare e tutti insieme costruire (più che ordinare, barricarsi e barricare).

-         PAUSA DI RIFLESSIONE  -


                                                                                       ..che bella sarebbe la nostra Italia.

-          

                                                                                                          -FINE-  

(Copyright 2012)

mercoledì 14 novembre 2012

"..VITAE.." di Antonio Belsito



“..ma quant'è bella la vita??? Quant'è lungo un istante??
..e se fossimo già eternità?
..siamo anime.. no?? 
..siamo spiriti..
..siamo brividi..
..siamo sorrisi e lacrime..
..allora.. vaghiamo!!
Dove??
..nello spazio e nel tempo..più vaghiamo e più ci riconosciamo..più vaghiamo e più siamo..più vaghiamo e più emozioniamo..
..ci emozioniamo.

Voglio continuare a volare..
..senza paracadute..
..mi bastano le mie ali..
..sento l'aria soffice che mi accarezza..
..mentre una lacrima, nel rigarmi il volto, acclama il mio sorriso..
Dov'è l'orizzonte??
..è già domani.

E’ bello fare l'amore con la vita..
..è quella beatitudine..
..che vale più di un'esistenza..perché è già esistito.. 
..è “l'orgasmo” della vita..è quello..e non bisogna sfuggire..ma bisogna viverlo..sentirlo..
..e cercarlo..

       ..nel caso..anche inseguirlo!”



                                         
(Copyright 2012)

martedì 6 novembre 2012

SE FOSSE VERO. . di Antonio Belsito




Se fosse vero che il cuore pulsa
ma non sempre "irrora";
se fosse vero che il cervello elabora
ma non sempre "illumina";
se fosse vero che il collo sostiene
ma non sempre "gira";
se fosse vero che le spalle proteggono
ma non sempre "difendono";
se fosse vero che le braccia si allungano
ma non sempre si "flettono";
se fosse vero che le mani stringono
ma non sempre "colgono";
se fosse vero che il busto appare
ma non sempre è;
se fosse vero che le gambe sopportano
ma non sempre corrono;
se fosse vero che i piedi poggiano
ma non sempre aderiscono. .

                              Se fosse vero . .



 (Copyright 2012)