giovedì 22 novembre 2012

..che bella sarebbe la “nostra” Italia.. di Antonio Belsito



..contestazioni..semplici contestazioni..cioè manifestazioni di pensieri, riflessioni..d’altronde è la nostra Costituzione a suggellare il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero perché in una democrazia – ove il popolo è (o dovrebbe essere) cardine di governo – manifestare liberamente il proprio pensiero significa “dire  e dirsi” cioè instaurare quel contraddittorio tra persone che è civile confronto per “amministrare”, costruttivamente, la “nostra” Italia.

..contestazioni..semplici contestazioni..come espressione di quella libertà di manifestare che è corollario del diritto di essere, di esistere e di autodeterminarsi, rispettando le regole che disciplinano il civile vivere comune.

..contestazioni..semplici contestazioni..come il dovere dei rappresentanti politici di ascoltare un popolo così come un cittadino poichè, nonostante il “porcellum” abbia rimesso ai partiti la scelta degli eleggibili/candidati, un partito è pur sempre una collettività di persone - all'interno della comunità/Stato -  che deve attenersi alle regole "interne" della nazione e solo, subordinatamente, fissare le proprie.

..contestazioni..semplici contestazioni..come la facoltà di quei partiti ed esponenti di “tapparsi le orecchie, chiudersi gli occhi e tapparsi la bocca” al cospetto di una legittima/civile contestazione di un operato "politico" difforme dall’interesse generale, da quell’idem sentire che è un popolo, nonchè una nazione.

..contestazioni..semplici contestazioni..come il potere/potestà di quei “governanti” di ordinare “barricate” ad altri semplici cittadini, costituenti le forze dell’ordine, affinchè quelle grida disperate non giungano “sotto le loro poltrone o i loro divani”.

..contestazioni..semplici contestazioni..come l’astensione di quei “governanti” che - invece di ascoltare gli altri “se stessi” quali cittadini di pari dignità sociale - pensano bene di ignorare il prossimo, frapponendo caschi/manganelli e  rimettendo al “popolo minuto” una soluzione “coattiva” che è il diritto/potere del “governante” di non dover rispondere se non a se stesso.

..contestazioni..semplici contestazioni..se la risposta al disagio popolare diviene una semplice conferenza stampa veicolata dallo schermo come fosse la soluzione contingente per continuare a non sentire.

..sono contestazioni..sono solo semplici contestazioni..se il popolo grida disperato per quel diritto di manifestare liberamente il proprio essere “manganellato” perché non è quel padre di famiglia o quella madre di famiglia che indossa un casco e una divisa, che porta una pistola e delle manette, che impugna uno scudo e un manganello a dover/poter ascoltare un popolo “costituzionalmente e ragionevolmente inferocito" e non è il popolo “costituzionalmente e ragionevolmente inferocito" a poter/voler respingere quei passi incessanti da ordine pubblico, bensì è proprio quel “rappresentante/governante” a dover, semplicemente, ascoltare per meglio rappresentare e tutti insieme costruire (più che ordinare, barricarsi e barricare).

-         PAUSA DI RIFLESSIONE  -


                                                                                       ..che bella sarebbe la nostra Italia.

-          

                                                                                                          -FINE-  

(Copyright 2012)

Nessun commento:

Posta un commento