'W l'Italia' cantava De Gregori,
intonando già una melodia sintomatica di un'Italia malata di 'sistema' ma
ancora orgogliosa.
'W l'Italia', dico io, solo perché e'
la mia Patria ma conscio che il ritornello di De Gregori rappresenta un
orgoglio passato e una reale, nonché presente, situazione patologica tuttora
priva di terapia.
Non e' l'Italia a negarsi agli
italiani ma, purtroppo, "siamo noi italiani" a
negare l'Italia.
"Siamo noi italiani" a rincorrere, come 'cani al guinzaglio', il 'politico' di turno pur di averne il benestare.
"Siamo noi Italiani" a perorare i
'potentati' pur di esserne parte.
"Siamo noi italiani" a gridare alle
leggi e, contemporaneamente, a congegnarne l'espediente per eluderle.
"Siamo noi italiani" a lamentare
l'eccessiva pressione fiscale mentre evadiamo le tasse.
"Siamo noi italiani" a volere i
processi mediatici perché senza non troveremmo il coraggio di dire.
"Siamo noi italiani" a cercare l'amico
di turno in ospedale per conseguire un trattamento di favore mentre gridiamo
che la sanità e' malata.
"Siamo noi italiani" a manifestare
contro le mafie ma, contestualmente, ne veneriamo i componenti come fossero
governanti.
"Siamo noi italiani" ad apprezzare i
'pentiti' ma sentiti quali testimoni replichiamo 'non so, non ho visto'.
"Siamo noi italiani" ad arricchirci a
discapito del povero e a impoverirci a vantaggio del ricco.
"Siamo noi italiani" ad additare il
lavoratore come disonesto per scalzarlo e a fare gli autisti al datore di
lavoro disonesto per averne l'elemosina mentre il lavoratore disonesto guadagna
e il datore di lavoro onesto chiude.
"Siamo noi italiani" ad affittare
'loculi' come unita' abitative e a vendere 'casette' come regge, gridando che
il mercato immobiliare e' in crisi.
"Siamo noi italiani" a 'defecare' in
mare rilevando che i depuratori non funzionano o a costruire depuratori solo
per 'ossigenare' il portafoglio di qualcuno, dimenticando il processo di
depurazione.
"Siamo noi italiani" a omologare
'industrie' fantasma mentre gridiamo alle frodi o a frodare 'industrie',
realmente, produttive.
"Siamo noi italiani" a divenire
testimoni falsi nei processi - 'processando' il vero - e a giudicare - 'elevando' il falso.
"Siamo noi italiani" a dare meriti
secondo il censo, disconoscendo le capacita' che potrebbero avere e dare un
senso.
"Siamo noi italiani" che in vista di un
concorso o di un qualsiasi esame - invece di chinare la testa sul libro e
imparare per rendere la professionalità della conoscenza - chiniamo la testa al
santo protettore, 'elemosinando' ciò che disconosciamo.
"Siamo noi italiani" quegli esaminatori
che fanno sorridere il disimpegno e piangere l'impegno.
"Siamo noi italiani" a parcheggiare in
doppia fila ma bravi a suonare il clacson al semaforo appena 'scatta' il verde.
"Siamo noi italiani" i veri amici,
pronti a divenir nemici.
"Siamo noi italiani" ad amministrare la
'cosa pubblica' come fosse 'cosa nostra'.
"Siamo noi italiani" a gridare
'cambiamo' per poi aspettare che cambino gli altri.
"Siamo noi italiani" a sostenere il
SISTEMA, impoverendo l'Italia:
"siamo noi gli italiani".
"Siamo noi quegli italiani" intranei o
estranei, concorrenti o favoreggiatori, forse credendoci benefattori..
"Siamo noi il sistema".
Intanto gira il nastro di De Gregori,
'W l'Italia' e' un apprezzabile
ritornello ma oggi, purtroppo,un continuo flagello.
(Copyright 2012)
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