martedì 8 novembre 2016

"GIUSTIZIA?" NO, GRAZIE. PREFERISCO "GIUSTEZZA"… di Antonio Belsito

diritti e i doveri 

sono il "cuore" delle norme 
che impongono comportamenti 
affinché ognuno possa essere “giusto” 
(a garanzia della pacifica convivenza)
secondo il diritto
(così consentendo, agli "ognuno", di esercitare diritti e adempiere doveri, DIGNITOSAMENTE).

Eppure, il diritto
appare e scompare
in un rovescio:
basta solo avere occhi
e scrutare/osservare la realtà sociale.

Quindi, si susseguono certi politici, certi cultori del diritto, certi magistrati e certi avvocati: sembra un uragano di giustizia granitica. 


LA GIUSTIZIA, sì.



Un via vai di disegni di legge, emendamenti e super emendamenti, un tripudio di dottrina, un proliferare di giurisprudenza. 
Termini, atti contro atti, decadenze, prescrizioni, estinzioni, cessazioni, inammissibilità, vizi, notifiche, nullità e annullabilità, presunzioni semplici e iuris et de iure, libero apprezzamento, libero convincimento, motivazioni sintetiche, chiesto e pronunciato, colpevolezza, materialità, offensività, giusto processo, misure preventive e repressive, pignoramenti, economicità, imparzialità, efficacia, efficienza, buon andamento, procedimento, litisconsorzi e interventi, ctu e ctp (periti e consulenti), prove e controprove e ancora prove etc. 



Ma la verità è in quella realtà sociale che non può sfuggire agli occhi di nessuno.



Secondo voi è giustizia?



E se si dovesse/potesse viver più di GIUSTEZZA e meno di giustizia


(Copyright2016)




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