#ioscrivoperché
#GiornataMondialedelLibro
Scrivere,
descrivere, trascrivere.
Scrutare,
percepire, sentire.
Patire o godere.
Vivere.
Si scrive perché
esplode un mare dentro.
Si scrive perché
si è sorpresi dalla naturalezza di ciò che accade.
Si scrive perché
si guarda, si osserva, si vede.
Si scrive perché
si sente un mondo e si percepisce un universo.
Si scrive perché
si ha un dolore nel petto
e si scrive perché si sente lo stomaco sorridere.
Si scrive perché
ci si perde in se stessi e ci si ritrova negli altri.
Si scrive perché
ci si perde anche negli altri e si afferra se stessi.
Si scrive perché è
la terapia ma si scrive anche perché è la diagnosi.
Si scrive a denti
serrati e si scrive a bocca aperta.
Si scrive tra i
fiori di campo o nello sterco di una stalla.
Si scrive nel
sudore del sonno ma anche nel perdurare del giorno.
Si scrive.
Si scrive perché
ci si lacera dentro o perché ci si imbellisce fuori.
Si scrive davanti
a uno specchio
e si scrive, pure, dietro lo specchio.
Si scrive a gambe
levate e si scrive a braccia conserte.
Si scrive
galleggiando in una particella d'alcol puro
e si scrive gustando delle lasagne.
Si scrive perché
ci si rifugia
e si scrive perché finisce la prigionia.
Si scrive sul pelo
dell'acqua e si scrive nelle viscere della terra.
Si scrive con le
mani dell'artrosi e si scrive con le unghie smaltate.
Si scrive mentre
si fa all'amore e si scrive mentre sventra la guerra.
Si scrive perché
si è abbandonati
e si scrive perché si ha abbandonato.
Si scrive col
gusto amaro delle stelle o con il sangue della luna.
Si scrive
inseguendo un extraterrestre o avvistando un ufo.
Si scrive perché
ci si ferma,
perché non si corre più,
perché l'impatto è forte e le vene
dettano.
Si scrive perché
non si ha nulla da dare
se non quella
pochezza,
forse grottesca,
di un'esistenza
che stride naufraga.
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