giovedì 9 aprile 2015

K E N Y A di Antonio Belsito


Lacrime che tingono, occhi che tremano, labbra che cercano, braccia che si incollano, mani che si aprono, gambe che cedono, piedi che trascinano.

Sguardi a incrociarsi, sguardi a nascondersi, sguardi.
Sospiri, respiri, affanni, rantoli.

Proiettili.

Grida. Urla. Parole. Letture.

Cristiani e musulmani.
Cristiani o musulmani.

Proiettili.

Coltelli, teste.
Ginocchia sul pavimento, facce contro il muro, spalle al muro, braccia alzate.

TRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR. . .

Occhi sbarrati, denti serrati, crani ammaccati, ossa spezzate, muscoli forati, organi dilaniati.

Colpi su colpi.
Corpi su corpi.

Sangue vivo che cola.
Pozzanghere di vite sui pavimenti e gocce rosso intenso sui muri.

Libri aperti e penne lasciate sopra.
Dovevano tornare quegli studenti.

Uno strascico di storie e identità accatastate.

E ora?

Così si ammazzano gli uomini. Gli uomini ammazzano così.

Così.



(Copyright2015)






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