venerdì 11 ottobre 2013

Cosa sai tu del dolore? di Antonio Belsito



Tu conosci il dolore
che strazia il cuore,
strapazza la mente,
apre ferite?
Tu conosci il dolore mentre corre,
 il dolore mentre guarda,
il dolore regalato?
Tu conosci il dolore dannato,
il dolore insensato,
il dolore affamato?
Tu conosci il dolore addormentato,
il dolore simulato,
quello affannato?
Tu conosci il dolore..
..quello santificato,
quello beato,
quello gridato?
Tu conosci il dolore
che gela la luce,
 immobilizza il buio
e corre sull’orizzonte?
Tu conosci quel dolore
mentre acchiappa le stelle,
stringe la luna
e maledice il sole?

Tu conosci il dolore?

Il dolore che ingiallisce le foglie,
il dolore che secca gli alberi,
il dolore che è fulmine,
tuono o nubifragio.
Tu conosci il dolore
mentre la zattera è in mezzo al mare,
sola,
e tu non sai che fare?
Tu conosci il dolore
mentre nel fango s’inciampa,
nella palude si resta,
il dolore che diventa festa?
Tu conosci il dolore della morte
che diviene sorte,
di occhi spenti
perché non hanno pregato i santi,
di mani disunite..
..il dolore di vite?
Tu conosci quel dolore assassino,
quel dolore iniettato
perché bisogna tacere,
quel dolore che è dovere?

Tu conosci il dolore?

Quel dolore garbato,
quel dolore raffinato,
quel dolore incravattato.
Tu conosci il dolore
mentre chinato su un libro
riconosce che non c’è nessun equilibrio?
Quel dolore che diventa la farsa
perché il sistema è tutta una salsa.
Tu conosci il dolore
del pane spezzato
duro e azzannato,
il dolore di uno schianto
da una scogliera, da una finestra o da un balcone
perché il dolore diventa la peggiore condizione?
Tu conosci il dolore
di chi è senza parole,
di chi non sente,
di chi non vede neanche la gente?
Tu conosci il dolore
che non può alzarsi,
che non può sdraiarsi
e neanche riesce a saziarsi?
Quel dolore che è tormento,
forse, lamento,
quel dolore che è un momento.

Tu conosci il dolore?

Il dolore che scorre nei fiumi,
il dolore che dorme nei laghi,
il dolore degli aghi.
Tu conosci il dolore
di quei quattro,
di quel popolo,
quel dolore che è matto?
Tu conosci il dolore
della strada che incanta?
Il dolore che sembra lontano,
quello che sembra estraneo,
il dolore che gira l’angolo
e..
Tu conosci il dolore
che piange
e non si ferma
perché ha solo lacrime
e la terra?

Tu conosci il dolore?

Il dolore non si pente.

 (COPYRIGHT 2013)

2 commenti:

  1. Mi è venuta in mente una citazione di George Byron:
    "Il ricordo della felicità non é più felicità, il ricordo del dolore é ancora dolore"
    quanto è vero! la felicità dura un attimo, il presente..
    il dolore invece ce lo portiamo dietro sempre.

    Grazie Antonio, sei sempre un gran dispensatore di emozioni

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    1. La sofferenza ci insegna sia la felicità che il dolore. Sono due binari..visibili..percorribili..che delineano l'esistenza. Certo, hanno un peso specifico diverso. Noi siamo in mezzo..ma non dobbiamo perdere la nostra direzione. Grazie a te per l'interazione/condivisione. GRATO. Questa è esistenza.

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