ITALIA - 200
anni fa.
Giuseppe Verdi
scriveva le note di un’ITALIA trionfante: un’ITALIA in preda all’orgoglio di
riuscire a essere PATRIA perché i CITTADINI (rectius: gli ITALIANI) c’erano e si facevano sentire.
Erano gli
ITALIANI del Risorgimento, erano gli ITALIANI della Rinascita.
Erano gli
ITALIANI che sapevano guardarsi negli occhi con la benevola rabbia di sentirsi
tutti partecipi di un cambiamento migliorativo.
Erano quegli
ITALIANI che non riuscivano a stare fermi, guardando gli altri operare per la
PATRIA.
Era la PATRIA.
Si, PATRIA.
Era il senso
delle esistenze che contribuivano, ciascuna secondo il proprio specifico apporto,
a sentirsi TUTTI ITALIANI in un’UNICA ITALIA.
Era il senso del
DOVERE e la delicatezza dell’ONORE.
Era un sentirsi
UOMINI e come tali un essere TUTTI PER TUTTI.
Si remava nella
stessa direzione: ci si accaniva a prendere i remi in mano senza risparmiarsi
perché su quella barca si era INSIEME e il mare si affrontava INSIEME.
INSIEME.
“VA PENSIERO..”.
L’energia di
quelle note rendeva la “coraggiosa forza” di essere soggetto, predicato e
complemento: TUTTI SIAMO TUTTO.
Oggi, neanche il pensiero permane.
E’ un turbinio d’istintività che alimenta il naufragio: quei remi restano in balia delle onde senza più una mano a volerne la direzione.
Si abbandonano i
remi per cercare le scialuppe; si sa che abbandonando i remi servono le
scialuppe.
Ma perché
abbandonare i remi?
Perché si è
comandanti di una nave per stemma araldico, per manna dal cielo, per
incoronazione lobbistica, per battesimo ma non per competenza.
E’ bello
fregiarsi dei gradi di comandante in un mare sereno.
E’, altrettanto,
bello sgusciare ostriche col sole in poppa.
Ma il timone (i
remi) ?
Bè…basta avere
garanzia della scialuppa per disinteressarsene.
Il resto non
conta.
Eppure, quel
resto è un POPOLO: sono uomini e donne, bambini e bambine, anziani e anziane,
vecchi e vecchie, animali.
Eppure, quel
POPOLO ha combattuto due guerre, resistito a soprusi, affrontato regimi per essere
UNITA’.
Eppure, se oggi
“qualcuno” bivacca è perché molti di quel POPOLO sono morti per la FIEREZZA di
poter gridare:
ITALIA!
Appartenevano a
quel POPOLO coloro che hanno dato (o donato) una SPINA DORSALE all’ITALIA,
insegnando che anche su una semplice carta si può scrivere il destino di un
POPOLO di PATRIA: la COSTITUZIONE.
Perché la
COSTITUZIONE?
Perché si erano
IMMOLATE VITE per combattere i soprusi: mamme nel nero di un pianto disperato,
mogli con prole come fossero cuccioli abbandonati, sorelle in attesa di ritorni
mai avvenuti.
La COSTITUZIONE
è il suggello di quel SIAMO TUTTI POPOLO che , oggi, viene sbandierato come
DEMOCRAZIA.
TUTTI ERANO
TUTTI. TUTTI.
LAVORO,
UGUAGLIANZA, SOLIDARIETA’, DIGNITA’.
La COSTITUZIONE
è il suggello del “BASTA PIU’ SOPRUSI!!”.
Era quello il
POPOLO che esportava modi di essere e di operare (Know How o made in Italy) in
tutto il mondo: dalla telefonia all’informatica, dall’abbigliamento
all’automobilismo, dalla ristorazione all’artigianato, dalle siderurgia alla metallurgia,
dal’agricoltura al turismo, dall’istruzione all’arte.
Era DEMOCRAZIA.
Oggi i partiti
“inciuciano”, i politici “ciucciano”, le balie spariscono.
C’era un tempo
in cui anche le ideologie in antitesi si ritrovavano per sostenere
l’ITALIA, a prescindere dal colore o dal colorante.
C’era un tempo
in cui gli antagonisti si stringevano le mani per suffragare una RAGIONE: l’INTERESSE
PUBBLICO.
C’era un tempo
in cui, pur di rendere agi i disagi, i RAPPRESENTANTI DEL POPOLO si riunivano
in una locanda perché appartenevano a TUTTI, senza relegarsi nelle stanze del
potere per i pochi.
C’era un tempo
in cui la LEGGE significava CERTEZZA di un RISPETTO CIVILE.
C’era un tempo
in cui la GIUSTIZIA era garanzia di quel RISPETTO CIVILE.
C’era un tempo
in cui l’ESECUTIVO (nella sua accezione di governo in senso ampio, esercitato
attraverso istanze politiche che erano istanze di tutta la GENTE) era lo
specchio del POPOLO.
C’era un tempo.
Oggi, c’è sempre
tempo per calarsi le braghe.
Infatti, gridano
che:
- - la COSTITUZIONE va “rottamata”;
- - la LEGGE va usurpata a tutela dei più forti;
- - il LAVORO (inteso quale occupazione) va
“elemosinato”;
- - le PENSIONI dei più deboli vanno cancellate;
- - i rimborsi elettorali e i vitalizi vanno
incrementati;
- - i DISAGIATI vanno “ghettizzati”;
- - i GIOVANI vanno “comprati”;
- - i LAVORATORI vanno minacciati.
Il POPOLO va
soggiogato col bisogno e non accolto nel DIRITTO.
Ma loro chi
sono?
Sono coloro che
ci calano le braghe .
VA PENSIERO.
(Copyright 2013)
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