..contestazioni..semplici contestazioni..cioè manifestazioni di pensieri, riflessioni..d’altronde è la
nostra Costituzione a suggellare il diritto di manifestare liberamente il
proprio pensiero perché in una democrazia – ove il popolo è (o dovrebbe essere) cardine di
governo – manifestare liberamente il proprio pensiero significa “dire e dirsi” cioè instaurare quel contraddittorio
tra persone che è civile confronto per “amministrare”, costruttivamente, la “nostra”
Italia.
..contestazioni..semplici
contestazioni..come espressione di quella libertà di manifestare che è corollario
del diritto di essere, di esistere e di autodeterminarsi, rispettando le regole
che disciplinano il civile vivere comune.
..contestazioni..semplici
contestazioni..come il dovere dei rappresentanti politici di ascoltare un popolo
così come un cittadino poichè, nonostante il “porcellum” abbia rimesso ai
partiti la scelta degli eleggibili/candidati, un partito è pur
sempre una collettività di persone - all'interno della comunità/Stato - che deve attenersi alle regole "interne" della
nazione e solo, subordinatamente, fissare le proprie.
..contestazioni..semplici
contestazioni..come la facoltà di quei partiti ed esponenti di “tapparsi le
orecchie, chiudersi gli occhi e tapparsi la bocca” al cospetto di una legittima/civile
contestazione di un operato "politico" difforme dall’interesse generale, da quell’idem sentire che è un popolo, nonchè una
nazione.
..contestazioni..semplici
contestazioni..come il potere/potestà di quei “governanti” di ordinare “barricate”
ad altri semplici cittadini, costituenti le forze dell’ordine, affinchè quelle
grida disperate non giungano “sotto le loro poltrone o i loro divani”.
..contestazioni..semplici
contestazioni..come l’astensione di quei “governanti” che - invece di ascoltare gli altri “se stessi” quali cittadini di pari dignità sociale - pensano bene di ignorare il prossimo, frapponendo caschi/manganelli e rimettendo
al “popolo minuto” una soluzione “coattiva” che è il diritto/potere del “governante”
di non dover rispondere se non a se stesso.
..contestazioni..semplici
contestazioni..se la risposta al disagio popolare diviene una semplice
conferenza stampa veicolata dallo schermo come fosse la soluzione contingente
per continuare a non sentire.
..sono contestazioni..sono solo semplici
contestazioni..se il popolo grida disperato per quel diritto di manifestare liberamente
il proprio essere “manganellato” perché non è quel padre di famiglia o
quella madre di famiglia che indossa un casco e una divisa, che porta una
pistola e delle manette, che impugna uno scudo e un manganello a dover/poter
ascoltare un popolo “costituzionalmente e ragionevolmente inferocito" e non è il popolo “costituzionalmente
e ragionevolmente inferocito" a
poter/voler respingere quei passi incessanti da ordine pubblico, bensì è
proprio quel “rappresentante/governante” a dover, semplicemente, ascoltare per meglio
rappresentare e tutti insieme costruire (più che ordinare, barricarsi e barricare).
- - PAUSA
DI RIFLESSIONE -
..che bella sarebbe la nostra Italia.
-
-FINE-
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