mercoledì 25 luglio 2012

IL "GREMBIULINO" di Antonio Belsito



L'incipit della pedagogia - quale disciplina/attività tesa alla formazione di discenti/cittadini - è il "grembiulino" che s'indossa sin dai primi giorni di asilo nido fino alla conclusione delle scuole elementari; il "grembiulino" è l'emblema dell'ordine e della disciplina scolastica quali canoni di autentica civiltà...
Il "grembiulino" è il primo passo per abituare i fanciulli al rispetto delle regole quali bussole di sana e pacifica convivenza sociale: "rispettare se stessi per rispettare gli altri"...
E' proprio così che si apre lo scenario meraviglioso dell'istruzione quale percorso di vita necessario e, relativamente, obbligatorio al fine di divenire Uomini/Cittadini pregni delle conoscenze essenziali per disegnare il futuro sia proprio che della nazione di appartenenza...
Il "grembiulino" è candido così come tale è la voglia di interagire in luoghi diversi dal focolare domestico, con persone sconosciute ma che imparano a conoscere, anche attraverso lavagne colorate dalla polvere di gesso: "si, luoghi magici dove ognuno inizia a scoprire un mondo...se non il mondo"...
Così scorrono i giorni, quasi senza percepire il tempo, perché quei luoghi, prima sconosciuti, divengono sempre più i nostri luoghi dove il piacere di stare assieme diventa voglia di ascoltare, di parlare, di conoscere e dove anche le lacrime iniziano a brillare diversamente; inizia la consapevolezza di essere, la consapevolezza dell'essere, la consapevolezza degli altri...
Inizia la fase dell'apprendimento tra penne "cancellabili", matite (..anche colorate), gomme, quaderni (..con forme e geometrie, man mano, diverse), album da disegno, squadrette, compassi, e gessi, tanti gessi da poter colorare una vita...
E' scuola, quale istituzione finalizzata all'istruzione di ogni persona, alla formazione di un patrimonio umano/culturale indelebile detto "bagaglio culturale" perché, proprio come un bagaglio, accompagnerà lungo il viaggio della vita; è una valigia che segue l'eternità, piena di concetti, esperienze, modi di vivere e modi di essere, ricordi, emozioni e sensazioni, favole e mondi, brutti e belli...
Però, strada facendo, si sveste il "grembiulino" poiché comincia l'età della consapevolezza delle regole, di quelle regole che il "grembiulino" ha insegnato a custodire fin dal mattino quando, sistematicamente, s'indossava per raggiungere la scuola dell'infanzia e che, "con la consapevolezza delle stesse regole", non ha più ragione di essere poiché il "grembiulino" è già forma mentis...
Le regole, con l'avvento della consapevolezza, diventano "quasi ostacoli" da saltare per incontrare la fidanzatina o il fidanzatino lontani da scuola, per stare con gli amici tutto il pomeriggio, per divenire "malati immaginari" il giorno dell'interrogazione, ma si sa: "questa è la sorprendente adolescenza"...
Si, sorprendente perché la paura del buio e la contentezza della luce iniziano a germogliare negli animi, nei cuori, rendendoci attenti esploratori e degni osservatori...
Si, sorprendente perché scopriamo il valore dell'istruzione quale veicolo edificante per il nostro futuro; è proprio così, scopriamo che i gomiti poggiati sul banco sono la nostra forza, che la penna impugnata nella mano è la nostra speranza, che i testi con tutte "quelle pagine" sono il nostro avvenire e le regole, "quelle regole", ci entusiasmano...
E' la fase dello studio, del discernimento, delle vocazioni professionali; iniziamo a sognare e a sognarci vestiti da lavoratori...
Scopriamo che il "grembiulino" ha custodito il nostro avvenire: mestieri o professioni che siano...
Scopriamo che l'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro...
Scopriamo che il lavoro contribuisce alla vita della nazione...
Scopriamo che il lavoro rende la dignità dell'uomo...
Scopriamo che il lavoro è la nostra vita...
Ma scopriamo, anche, che il lavoro e le dinamiche lavorative sono promosse e governate da altri uomini, uomini come noi, uomini come tutti che, a volte, dimenticano, forse, di aver indossato il "grembiulino"...

(Copyright 2012)

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