L'incipit della pedagogia - quale
disciplina/attività tesa alla formazione di discenti/cittadini - è il
"grembiulino" che s'indossa sin dai primi giorni di asilo nido fino
alla conclusione delle scuole elementari; il "grembiulino" è l'emblema
dell'ordine e della disciplina scolastica quali canoni di autentica
civiltà...
Il "grembiulino" è il primo passo per
abituare i fanciulli al rispetto delle regole quali bussole di sana e pacifica
convivenza sociale: "rispettare se stessi per rispettare gli
altri"...
E' proprio così che si apre lo scenario meraviglioso
dell'istruzione quale percorso di vita necessario e, relativamente,
obbligatorio al fine di divenire Uomini/Cittadini pregni delle conoscenze
essenziali per disegnare il futuro sia proprio che della nazione di
appartenenza...
Il "grembiulino" è candido così come tale è
la voglia di interagire in luoghi diversi dal focolare domestico, con persone
sconosciute ma che imparano a conoscere, anche attraverso lavagne colorate
dalla polvere di gesso: "si, luoghi magici dove ognuno inizia a scoprire
un mondo...se non il mondo"...
Così scorrono i giorni, quasi senza percepire il
tempo, perché quei luoghi, prima sconosciuti, divengono sempre più i nostri
luoghi dove il piacere di stare assieme diventa voglia di ascoltare, di
parlare, di conoscere e dove anche le lacrime iniziano a brillare diversamente;
inizia la consapevolezza di essere, la consapevolezza dell'essere, la
consapevolezza degli altri...
Inizia la fase dell'apprendimento tra penne
"cancellabili", matite (..anche colorate), gomme, quaderni (..con
forme e geometrie, man mano, diverse), album da disegno, squadrette, compassi,
e gessi, tanti gessi da poter colorare una vita...
E' scuola, quale istituzione finalizzata
all'istruzione di ogni persona, alla formazione di un patrimonio
umano/culturale indelebile detto "bagaglio culturale" perché, proprio
come un bagaglio, accompagnerà lungo il viaggio della vita; è una valigia che
segue l'eternità, piena di concetti, esperienze, modi di vivere e modi di essere,
ricordi, emozioni e sensazioni, favole e mondi, brutti e belli...
Però, strada facendo, si sveste il
"grembiulino" poiché comincia l'età della consapevolezza delle
regole, di quelle regole che il "grembiulino" ha insegnato a
custodire fin dal mattino quando, sistematicamente, s'indossava per raggiungere
la scuola dell'infanzia e che, "con la consapevolezza delle stesse
regole", non ha più ragione di essere poiché il "grembiulino" è
già forma mentis...
Le regole, con l'avvento della consapevolezza, diventano
"quasi ostacoli" da saltare per incontrare la fidanzatina o il
fidanzatino lontani da scuola, per stare con gli amici tutto il pomeriggio, per
divenire "malati immaginari" il giorno dell'interrogazione, ma si sa:
"questa è la sorprendente adolescenza"...
Si, sorprendente perché la paura del buio e la
contentezza della luce iniziano a germogliare negli animi, nei cuori,
rendendoci attenti esploratori e degni osservatori...
Si, sorprendente perché scopriamo il valore
dell'istruzione quale veicolo edificante per il nostro futuro; è proprio così,
scopriamo che i gomiti poggiati sul banco sono la nostra forza, che la penna
impugnata nella mano è la nostra speranza, che i testi con tutte "quelle
pagine" sono il nostro avvenire e le regole, "quelle regole", ci
entusiasmano...
E' la fase dello studio, del discernimento, delle
vocazioni professionali; iniziamo a sognare e a sognarci vestiti da
lavoratori...
Scopriamo che il "grembiulino" ha custodito
il nostro avvenire: mestieri o professioni che siano...
Scopriamo che l'Italia è una Repubblica fondata sul
lavoro...
Scopriamo che il lavoro contribuisce alla vita della
nazione...
Scopriamo che il lavoro rende la dignità
dell'uomo...
Scopriamo che il lavoro è la nostra vita...
Ma scopriamo, anche, che il lavoro e le dinamiche
lavorative sono promosse e governate da altri uomini, uomini come noi, uomini
come tutti che, a volte, dimenticano, forse, di aver indossato il
"grembiulino"...
(Copyright 2012)
L'incipit della pedagogia - quale
disciplina/attività tesa alla formazione di discenti/cittadini - è il
"grembiulino" che s'indossa sin dai primi giorni di asilo nido fino
alla conclusione delle scuole elementari; il "grembiulino" è l'emblema
dell'ordine e della disciplina scolastica quali canoni di autentica
civiltà...
Il "grembiulino" è il primo passo per
abituare i fanciulli al rispetto delle regole quali bussole di sana e pacifica
convivenza sociale: "rispettare se stessi per rispettare gli
altri"...
E' proprio così che si apre lo scenario meraviglioso
dell'istruzione quale percorso di vita necessario e, relativamente,
obbligatorio al fine di divenire Uomini/Cittadini pregni delle conoscenze
essenziali per disegnare il futuro sia proprio che della nazione di
appartenenza...
Il "grembiulino" è candido così come tale è
la voglia di interagire in luoghi diversi dal focolare domestico, con persone
sconosciute ma che imparano a conoscere, anche attraverso lavagne colorate
dalla polvere di gesso: "si, luoghi magici dove ognuno inizia a scoprire
un mondo...se non il mondo"...
Così scorrono i giorni, quasi senza percepire il
tempo, perché quei luoghi, prima sconosciuti, divengono sempre più i nostri
luoghi dove il piacere di stare assieme diventa voglia di ascoltare, di
parlare, di conoscere e dove anche le lacrime iniziano a brillare diversamente;
inizia la consapevolezza di essere, la consapevolezza dell'essere, la
consapevolezza degli altri...
Inizia la fase dell'apprendimento tra penne
"cancellabili", matite (..anche colorate), gomme, quaderni (..con
forme e geometrie, man mano, diverse), album da disegno, squadrette, compassi,
e gessi, tanti gessi da poter colorare una vita...
E' scuola, quale istituzione finalizzata
all'istruzione di ogni persona, alla formazione di un patrimonio
umano/culturale indelebile detto "bagaglio culturale" perché, proprio
come un bagaglio, accompagnerà lungo il viaggio della vita; è una valigia che
segue l'eternità, piena di concetti, esperienze, modi di vivere e modi di essere,
ricordi, emozioni e sensazioni, favole e mondi, brutti e belli...
Però, strada facendo, si sveste il
"grembiulino" poiché comincia l'età della consapevolezza delle
regole, di quelle regole che il "grembiulino" ha insegnato a
custodire fin dal mattino quando, sistematicamente, s'indossava per raggiungere
la scuola dell'infanzia e che, "con la consapevolezza delle stesse
regole", non ha più ragione di essere poiché il "grembiulino" è
già forma mentis...
Le regole, con l'avvento della consapevolezza, diventano
"quasi ostacoli" da saltare per incontrare la fidanzatina o il
fidanzatino lontani da scuola, per stare con gli amici tutto il pomeriggio, per
divenire "malati immaginari" il giorno dell'interrogazione, ma si sa:
"questa è la sorprendente adolescenza"...
Si, sorprendente perché la paura del buio e la
contentezza della luce iniziano a germogliare negli animi, nei cuori,
rendendoci attenti esploratori e degni osservatori...
Si, sorprendente perché scopriamo il valore
dell'istruzione quale veicolo edificante per il nostro futuro; è proprio così,
scopriamo che i gomiti poggiati sul banco sono la nostra forza, che la penna
impugnata nella mano è la nostra speranza, che i testi con tutte "quelle
pagine" sono il nostro avvenire e le regole, "quelle regole", ci
entusiasmano...
E' la fase dello studio, del discernimento, delle
vocazioni professionali; iniziamo a sognare e a sognarci vestiti da
lavoratori...
Scopriamo che il "grembiulino" ha custodito
il nostro avvenire: mestieri o professioni che siano...
Scopriamo che l'Italia è una Repubblica fondata sul
lavoro...
Scopriamo che il lavoro contribuisce alla vita della
nazione...
Scopriamo che il lavoro rende la dignità
dell'uomo...
Scopriamo che il lavoro è la nostra vita...
Ma scopriamo, anche, che il lavoro e le dinamiche
lavorative sono promosse e governate da altri uomini, uomini come noi, uomini
come tutti che, a volte, dimenticano, forse, di aver indossato il
"grembiulino"...
(Copyright 2012)
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