Capita, sì.
Capita che ci si fermi a guardare, a osservare, capita -anche- di
pensare mentre si sta scrutando la quotidianità "reale".
Capita di comprendere che si vive in un mondo frenetico: spesso, si cammina -troppo- a testa bassa senza guardare altri occhi...magari perché delusi, abbattuti, disillusi, disincantati o ,semplicemente, perché ci si vuole proteggere dall'insensibilità che -giustamente- fa paura.
Però, capita anche di avere uno scatto di orgoglio e -nonostante lo svolgersi convulso di una realtà sempre più complessa- di trovare degli occhi, quegli occhi che non si credeva di poter trovare, quegli occhi che guardano con la stessa sensibilità, vitalità, delicatezza, dolcezza.
Capita ed è bello.
E' come scrivere un verso di getto, una rima nell'istante, una strofa, assecondando il momento.
Accade, sì ...e riempie.
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