sabato 29 dicembre 2012

- CODARDO - di Antonio Belsito




Tu sai che c’è la fame..
..è sete, lacrime e bugie..
..quella fame che è tremende amnesie.
Quella mano tesa all'aiuto,
depredata dal tuo inganno
e accompagnata dall'affanno.
Quella mano colma di miseria,
sporcata dal fango della strada,
scansata da chi può..
..è una faida.
Quella mano di un altro come te
che c’è e non c’è
perché è..
..ma emarginato.
Tu sai che c’è la fame..
..quello inginocchiato
in una piazza,
malato, isolato,
dal tempo logorato..
..quello assonnato
su una panchina
o sul prato..
..coperto di cartoni,
plastiche..
..quello additato dai “soloni”,
evitato dai “mangioni”,
deriso dai “fannulloni”.
Tu sai che c’è la fame
ma siedi su una calda “poltrona”
di stoffe pregiate,
festeggiando le vite agiate
in “palazzi” dove non conosci
la brama della sete,
la necessità della fame,
la pretesa del bisogno
e l’attesa della disperazione.
Tu sai che c’è la fame..
..quel viso d’angelo appena nato
ma già condannato a una vita
da diseredato..
..quel bambino seduto
su uno scalino cercato
come fosse aver giocato,
dal viso scarnito,
dal freddo provato,
con le buste e con i cartoni
vestito..
..quegli occhioni innocenti
valgono già i sentimenti,
sorridono a un semplice sguardo
come trovassero conforto
e tu . . .
. . .CODARDO!
(Copyright 2012)

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